I Rolling Bike ritrovano il sound giusto
Due settimane fa una catena aveva spezzato le sue ambizioni di podio all’Aspromarathon. Due settimane dopo Paolo Colonna da un calcio alla sfortuna e va a cogliere una splendida e meritata vittoria alla Marathon Bosco delle Pianelle a Martina Franca, new entry della challenge Trofeo dei Parchi Naturali.
L’atleta del team Rolling Bike vince una gara veloce ma soprattutto tecnica, più che una marathon, vince due cross country, uno dopo l’altro, senza sosta.
Il percorso presenta poche salite dove poter fare la differenza e i distacchi al traguardo saranno piuttosto contenuti. Pronti via e Colonna al primo chilometro in salita, su asfalto, impone un ritmo altissimo per scrollarsi di ruota i suoi avversari: subito o mai più. Il rischio è portarsi a spasso, fino all’arrivo, tutti i contendenti alla vittoria. Oggi per lui conta un unico risultato: il gradino più alto del podio.
La mossa gli dà ragione e presto guadagna un piccolo margine tra sé e i suoi inseguitori: Sirica, Nigro, Pugliese e D’Amico, su tutti.
Il tracciato è da guidare sempre, non permette un secondo di respiro. I single track piatti e veloci si alternano alle discese tecniche con rocce a gradoni, che non perdonano.
Quasi impossibile sorpassare nei tratti più tecnici, difatti occorre sempre trovarsi in testa al proprio plotone per non restare imbottigliato quando la strada si restringe. Mettere il piede a terra può significare perdere la ruota giusta e inseguire invano per tutto il resto della gara.
Dopo il primo tratto in salita il percorso si fa strada nel sottobosco, quasi nel buio. Il fondo in brecciolino è completamente ricoperto di foglie: una micro traccia battuta rappresenta l’unica linea possibile. Meglio non mettere le ruote sulle foglie, soprattutto in curva! Chi osa si ritrova facilmente a terra e presto ha il dispiacere di scoprirlo il calabrese Luigi D’Amico. Dopo di lui anche Nigro e Pugliese, vedono la loro corsa compromessa, con il secondo costretto al ritiro per conseguenti problemi alla bici.
Usciti dal primo tratto in sottobosco il percorso si fa più tecnico, i single track sono più che mai da guidare e richiedono sempre il pieno della concentrazione. Impossibile tirare il fiato, impossibile perfino concedersi un sorso alla borraccia. Intorno al 15esimo chilometro i quasi 600 bikers si tuffano nel bel mezzo della macchia mediterranea, le pietre nel single track causano diverse forature e le radici sempre insidiose non concedono un attimo di respiro. Un manubrio sopra i 75 cm a mala pena riesce a districarsi nei tratti più ostici.
Intorno a metà gara Sirica, grazie alle sue abilità da “crosscountrysta”, riesce a riportarsi su Colonna mentre Vigoroso, seguito da Cattedra poco distante, vede il duo di testa a un centinaio di metri di distanza. Pochi secondi su un percorso simile sono impossibili da chiudere e presto è costretto a gestirsi e a risparmiare le energie necessarie per difendere un prezioso gradino del podio da condividere con il suo capitano, Colonna.
La coppia in testa dura poco e Colonna fa l’elastico con Sirica: al primo strappetto lascia di nuovo la compagnia per involarsi da solo verso il traguardo che reciterà: primo Colonna, secondo Sirica a poco più di due minuti, terzo Vigoroso a 6 minuti e 27 secondi.
Tra le donne vittoria della triatleta Nunzia Gammella del Team Bike Sport sempre più a suo agio in sella alla sua mountain bike, lontana da corsa e nuoto. Completano il podio le pugliesi Lucia Marseglia e Maria Rosaria Lazzari.
Ora tutti a Frascineto per la Marathon degli Aragonesi che con un percorso completamente diverso dalla Marathon di Martina Franca rimescolerà ancora tutti i valori in gioco.