COLONNA ci prende gusto
Cambiano gli ingredienti ma il risultato non cambia: primo Paolo Colonna, secondo Pasquale Sirica, terzo Tony Vigoroso.
Domenica alla Marathon degli Aragonesi, quarta prova del Trofeo dei Parchi Naturali, il podio non ha subito variazioni rispetto alla prova di Martina Franca (Marathon Bosco delle Pianelle) andata in scena tre settimane fa.
Nel piccolo borgo di Frascineto sono oltre mille le ruote ai nastri di partenza, posti dinanzi la chiesa Santa Maria Assunta, in piazza Albania.
Pronti via e dopo un veloce passaggio tra le vie del paesino di tradizioni arbareshe è subito vera mountain bike.
Si entra nel sottobosco, i bikers affrontano un sali scendi continuo nella macchia mediterranea e nelle ginestre nel pieno del loro furore naturalistico. Il fondo con pietre non è compatto e si ha quasi la sensazione di pedalare nella sabbia. Due strappi di 300 e 500 metri con pendenze che sfiorano il 20% allungano il gruppo e delineano i bikers che si giocheranno il podio.
Nel plotone di testa prendono il largo Colonna, Sirica e Vigoroso con il siciliano Monteleone a pochissima distanza.
Al 17°esimo chilometro è Rock Garden, un single track nervoso tra le rocce che mette a dura prova le braccia degli atleti. Meglio non rischiare, il Rock Garden è solo un antipasto, il piatto principale è in cottura. Otto chilometri e quasi 900 metri di dislivello: l’Imperticata è servita.
Colonna, incontenibile in questa parte di stagione, alza il ritmo e toglie di ruota tutti i suoi avversari: anche oggi lo rivedranno soltanto dopo l’arrivo.
Il peperoncino, per esaltare ancor più il gusto della Imperticata, non manca. Il sole, in giornata di grazia, picchia forte.
Sul Pollino si sfiorano i 40 gradi.
La prima parte della salita è durissima con pietruzze smosse sul fondo in cemento che azzerano il grip. Non bastasse, vi sono anche dei grossi canaloni creati per l’occasione dalla grandine scesa in abbondanza nei giorni precedenti la manifestazione.
Impossibile non mettere il piede a terra, specie quando le pendenze arrivano oltre il 30%.
Si, oltre il 30% !!!
Per fortuna i punti di ristoro sono tanti ed è tantissima l’acqua che scende prima nello stomaco e poi sulla testa dei bikers: abbassare la temperatura del corpo è quanto mai fondamentale per non rischiare la cotta.
I bikers sono duri a spegnersi e superato il tratto più duro possono affrontare la parte finale, meno pendente e su uno sterrato più compatto, con molta meno fatica.
In cima si dividono i due percorsi. Il solito Semararo si invola verso il poker, quattro su quattro per lui. Dietro di lui il calabrese Graziano e il campano Sanseviero completano il podio della Granfondo.
La Marathon è ancora lunga. Si entra presto nella faggeta più grande d’Italia: la Fagosa. Il fondo è scorrevole e la temperature, più fresche, risollevano le poche energie rimaste in campo. La salita però non è finita, tocca raggiungere quota 1700 metri a Piano di Fossa. Gambe e corpo in questa prova non hanno un attimo di tregua.
Raggiunta la cima di giornata i bikers sono però ripagati dallo spettacolo millenario dei pini loricati, simbolo del Parco del Pollino, presenti solo qui e in alcuni punti della Grecia.
Il sentiero Cai IPV5 riaccompagna da Piano di Fossa il colorato gruppone verso Piano Ratto con un single track in un sottobosco, tecnico, roccioso, lungo otre 5 chilometri.
Il fondo insidioso perché ricoperto dalle foglie, diventa anche cattivo quando, per un attimo, inverte la pendenza.
Mai rilassarsi sul Pollino: lo strappo al 35% costringe tutti a mettere a terra.
Ora, è quasi fatta! La strade scende velocissima, a valle si scorge l’abitato di Civita, sulla sinistra l’imponente massiccio roccioso della Falconara, che il 18 Luglio sarà protagonista della Marathon del Pollino.
La quota scende e fino al traguardo i piccoli tratti in asfalto si alternano ai veloci passaggi tra le ginestre e i paesaggi brulli.
La concentrazione deve restare sempre altissima.
Colonna conquista i 60 km e i 2155 metri di dislivello con il tempone di 3h 7minuti, nuovo record del percorso.
Tra le donne ancora vittoria per la triatleta Nunzia Gammella.
Oltre alla tappa entrambi conquistano la maglia di leader del
Trofeo dei Parchi Naturali.