A Fondi si è parlata la lingua straniera
Prima tappa del Trofeo dei Parchi Naturali, completini e biciclette sono tirate a lucido, per i biker è un pò come la Prima della Scala.
In testa i soliti noti, tutti i protagonisti della precedente edizione del Trofeo, e un volto nuovo, mai visto, quello del quattro volte campione slovacco Tomas Visnovsky, DMT Racing.
I due Eracle, Colonna e Semeraro, con Spica, Vigoroso e Pellegrino sembrano essere i più generosi e più volte cercano di portar via un gruppetto. Lo slovacco, più sornione, controlla e gestisce meglio degli altri la gara.
Come un elastico le varie locomotive si avvicinano e si allontanano, è una gara ad inseguimento o, impossibile dire il contrario, da sfinimento. Battiti a mille e debito d'ossigeno.
A metà gara, nonostante le drenate da paura, sono tutti lì. Difficile, impossibile, per ora, fare la differenza. Intanto lungo il tracciato disegnato da Gino Marcantonio le pozzanghere si fanno sempre più numerose e profonde. Fango e acqua sporcano il viso e il corpo degli atleti, la contro medaglia della velocità e del piacere di succhiare le ruote. Presto i biker diventano irroconoscibili... di quelle maglie e biciclette tirate a lucido, non resta che un lontano ricordo.
La gara si decide ai venti dal traguardo. Colonna tenta l'ennesimo allungo e a resistergli questa volta è il solo slovacco Visnosky. Dietro di loro si creano due gruppi inseguitori che successivamente ne diventeranno solo uno.
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